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I mondiali del 1978, "I soldi del narcotraffico dietro l'Argentina del '78"

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Giuliano la prostata
view post Posted on 5/12/2007, 14:41




http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo...mondial78.shtml

"I soldi del narcotraffico
dietro l'Argentina del '78"
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Fernando Rodríguez Mondragon, figlio del capo storico del Cartello colombiano, rivela: "Al Mondiale il Perù incassò mazzette per crollare contro la Selecciòn ed escludere il Brasile dalla finale". Fallì invece il tentativo di convincere Maradona a giocare nell'America Cali

Un'immagine della finale mondiale '78 Argentina-Olanda. Archivio
MILANO, 5 dicembre 2007 - Nuovi veleni sul Mondiale vinto dall'Argentina nel 1978. A riaccendere le polemiche su una delle edizioni più controverse della storia, giocata proprio nel Paese sudamericano durante la dittatura militare, ci ha pensato Fernando Rodríguez Mondragón, figlio di Gilberto Rodríguez Orejuela (detto "El Ajedrecista"), uno dei capi storici del narcotraffico colombiano.
RIVELAZIONI - Nelle prossime settimane uscirà il seguito del suo libro "El Hijo del Ajedrecista", che si annuncia ben più esplosivo del primo. Non più solo i nomi dei giocatori dell'America di Cali che facevano uso di droga: nell'intervista concessa all'emittente radio Caracol, Fernando ha rivelato che furono gli stessi narcotrafficanti a intervenire per consentire alla Selecciòn di alzare al cielo di Buenos Aires la Coppa del Mondo. Il padre e lo zio Miguel (arrestato anni dopo negli Stati Uniti) consegnarono una quantità non specificata di denaro alla nazionale peruviana prima della gara decisiva con l’Argentina.
MARMELADA - I padroni di casa avevano bisogno di una larga vittoria per conquistare la finale a spese del Brasile, e così avvenne: il Perù, che fino a quel momento si era ben comportato, cedette di schianto e perse 6-0. La vicenda suscitò numerosissime polemiche e passò alla storia con il nome di "marmelada peruana". "Cosa successe in Argentina-Perù lo sappiamo da una fonte di prima mano: mio zio Miguel parlò con un grande del calcio mondiale e raccontò del denaro che usò per accomodare questa partita e per togliere la finale al Brasile" ha raccontato Fernando alla radio.
MARADONA - Non solo: nel libro si parla anche del tentativo di portare Diego Armando Maradona a giocare nell'America di Cali alla fine degli anni '70: sei mesi di contratto, tre milioni di dollari nelle tasche dell'allora astro nascente del calcio argentino. L'affare non andò in porto per l’opposizione del suo manager, Guillermo Coppola, che aveva già contatti con alcune squadre europee. Secondo Fernando i rapporti fra Maradona e Miguel Rodríguez Orejuela rimasero tuttavia molto amichevoli: si sentivano al telefono e si scambiavano regali.
CORRUZIONE - Nella sua intervista "El Hijo del Ajedrecista" svela anche che l'allora presidente del Deportivo Cali e della Federcalcio colombiana, Alex Gorayeb, ricevette dal Cartello di Cali i 300.000 dollari necessari per pagare un anticipo del contratto di commissario tecnico della nazionale offerto all'argentino Carlos Bilardo (in seguito due volte campione del mondo con la Selecciòn) all'inizio degli anni '80. "L'incontro avvenne direttamente a casa mia", sottolinea Fernando Rodrìguez Mondragòn, che ha anche annunciato nuove rivelazioni sulla corruzione nel calcio in Colombia e in altri Paesi e sul ruolo avuto dall'ormai disciolto Cartello di Cali.

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ANCHE DA "MARCA" (IL PIU' FAMOSO GIORNALE SPORTIVO SPAGNOLO)

http://www.marca.com/edicion/marca/futbol/...lo/1065333.html

AFIRMAN QUE COMPRARON A PERÚ PARA PERDER CONTRA ARGENTINA

Los narcos pudieron amañar el Mundial de 1978
EFE · Bogotá (Colombia)
El cártel de Cali sobornó a la selección peruana de fútbol para ayudar a la de Argentina a conquistar el Mundial de 1978 y ofreció 3 millones de dólares a Diego Maradona para jugar en el América de Colombia, reveló Fernando Rodríguez Mondragón, hijo de uno de los capos del narcotráfico.

Rodríguez Mondragón aseguró que su padre y su tío aportaron una cantidad no especificada de dinero para sobornar al equipo de Perú que perdió 0-6 frente al de Argentina, resultado que permitió pase de Argentina a la gran final (que luego ganó 3-1 a Holanda) y la eliminación de Brasil por el 'gol average'. Desde el mismo momento en que acabó el partido la sombra del amaño estuvo presente, ya que Argentina ganó por los goles que necesitaba ante una apática Perú, que estaba siendo la gran revelación del torneo.

"De primera mano supimos cómo fue lo del partido Argentina-Perú. Mi tío Miguel habló con un grande del fútbol mundial y le confesó lo del dinero que hubo para arreglar ese partido para sacar a Brasil de la final", sostuvo el hijo de Gilberto Rodríguez, conocido como 'El Ajedrecista' en el cártel de Cali.


La 'Operación Maradona' no cuajó

A Maradona, que a finales de la década de los 70 despuntaba como figura, los narcotraficantes colombianos habrían ofrecido tres millones de dólares por un contrato de seis meses, pero la operación finalmente no se concretó, aunque perduró una "amistad" entre las partes, según Rodríguez Mondragón.

De acuerdo con 'El Hijo del Ajedrecista', la llegada de Maradona al América fracasó porque Guillermo Cóppola, entonces apoderado del joven astro, se opuso con el argumento de que tenía ofertas de Europa.


También nombra a Carlos Bilardo

Rodríguez Mondragón dijo también a radio Caracol que el desarticulado cártel de Cali aportó 300.000 dólares para pagar parte del contrato del entrenador argentino Carlos Bilardo, quien dirigió a finales de la década del 70 al club Deportivo Cali y a comienzos de la del 80 a la selección colombiana que buscaba un cupo al Mundial de España'82.


Un libro que será muy polémico

Tales denuncias aparecen en el libro 'El Hijo del Ajedrecista 2', que se publicará en próximas semanas y en el que Rodríguez Mondragón revelará presuntos nexos de la mafia del narcotráfico con el deporte, la política y la farándula.
 
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