LUPI EMIGRATI: dall'Irpinia al mondo - il forum per emigranti e studenti fuori sede di Avellino

Emigrati moderni, Gli emigrati del terzo millennio...

« Older   Newer »
  Share  
Giuliano la prostata
icon8  view post Posted on 5/12/2007, 14:49




RICERCATORI, L'ODISSEA AL CONCORSO PER CNR: GIUDICATI IN 11 SECONDI
di Guido Mattioni - mercoledì 05 dicembre 2007, 09:09, www.ilgiornale.it


La Scienza ha fretta. La Scienza non può attendere. Così un giorno decide che per valutare la carriera di un ricercatore bastino 11 secondi. Succede in Italia, Paese ingrato dove è sempre meno un caso se i ricercatori senza padrini fuggono all’estero. Succede al Cnr, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, dove stando a quanto scrive in un’amarissima e-mail un amareggiatissimo scienziato, «in 35 anni non ho mai visto un concorso svolto con criteri seri e rigorosi». Cnr dove succedono le cose raccolte nel Libro bianco di denuncia redatto dal sindacato Usi/RdB-Ricerca e relative al concorsone interno, conclusosi nel 2006. Libro bianco presentato proprio nel giorno in cui - poi uno dice le coincidenze! - il Nobel per la medicina veniva assegnato a Mario Capecchi, l’ex teppistello (per sua ammissione) veronese al quale l’America ha spalancato le braccia e aperto i cordoni della borsa.

ARROGANTI SORPASSI

Al concorsone 2006, centinaia di ricercatori con anni di onorata carriera, pubblicazioni e incarichi di prestigio, si sono visti negare a vantaggio di altri, meno titolati, il riconoscimento dell’attività svolta. Lasciati nella stessa frustrazione degli automobilisti corretti, fermi in autostrada, quando si vedono superare sulla corsia di emergenza. Il Libro bianco, che parla di «un quadro desolante, se non inquietante», nonché di «clamorose illegittimità e nefandezze», è il risultato di un lavoro di analisi di bandi, verbali e schede di valutazione.

CARRIERE BLOCCATE

Il concorsone doveva riaprire la carriera a quei ricercatori ai quali i ripetuti blocchi posti dalle Finanziarie avevano reso impossibile, per 12 anni, qualsivoglia avanzamento. Quelli definiti in «anomala permanenza», che al 31 dicembre 2001 erano 1.251. Eppure - primo paradosso - a quel concorso sono stati ammessi anche i non anomali, ovvero coloro che quella data avevano maturato pochissima o nessuna anzianità. A bando c’erano 475 posti a cui hanno concorso 2.357 candidati.

LIMITI E ANOMALIE

Già i bandi sono risultati «affetti da macroscopiche anomalie» come un punteggio massimo, ma non uno minimo, per superare il colloquio. Mentre c’era una soglia minima per la valutazione dei titoli, elevata così di fatto al rango di prova d’esame, mentre lo possono essere solo gli scritti, ove previsti, e i colloqui.

Per non dire della limitazione al numero di pubblicazioni da valutare che ha danneggiato i candidati più anziani e quindi titolari di una produzione più ricca. Detto questo, al termine delle valutazioni (iniziate a fine 2005 e concluse a fine 2006) i vincitori sono stati 463, gli idonei 622 e 1.260 i non idonei (cioè al di sotto della soglia minima).

ANZIANI E INCAPACI?

In altre parole, il 53,7% degli scienziati del Cnr è stato bocciato, con 1.260 ricercatori che sarebbero risultati privi della richiesta «capacità di determinare autonomamente avanzamenti di particolare originalità e valore internazionale».

È stato questo a spingere il sindacato ad avviare l’approfondimento. Perché se quel risultato avesse trovato conferma sarebbe stato lo stesso sindacato a chiedere la messa in mobilità dei tanti «sedicenti» ricercatori.

Parallelamente, il sindacato ha offerto assistenza legale a chi si è ritenuto danneggiato. Ne sono scaturiti 100 ricorsi con richiesta di annullamento delle procedure e di un risarcimento danni complessivo di 10 milioni di euro. Ricorsi riguardanti 1.516 candidati (il 64,2%) e 21 aree scientifiche.

TEMPI DA RECORD

Per vagliare curricula, pubblicazioni e quant’altro, le commissioni hanno dedicato in media a ogni documento un tempo compreso tra 11 e 35 secondi, risultante dalla divisione del monte secondi di ogni seduta per il numero di atti esaminati. Il primato va alla commissione del concorso a 22 posti per dirigente nell’area Scienze Chimiche. Dal verbale numero 3 del 23 febbraio 2006 risulta un tempo complessivo di 11 ore, dalle 9 alle 20, escludendo le fisiologiche interruzioni: 660 minuti per leggere, valutare e dare un punteggio a 300 pubblicazioni (10 per ciascuno dei 30 candidati) oltre ad altrettanti curricula contenenti le pubblicazioni eccedenti il limite delle 10 (in tutto 2.705). Quindi 3.000 pubblicazioni, più i 500 documenti dei curricula. Quante volte 3.500 sta in 39.600 (i secondi impiegati)? La risposta è 11,31 secondi per ogni atto, ovvero il tempo necessario a un umano per prendere in mano un foglio e rigirarlo distrattamente.

LA FANTASIA AL POTERE

Più che veloci, sono stati creativi i commissari di Scienze storiche, inventatisi un riparto del punteggio così matematicamente bizzarro che in base ad esso nessun candidato avrebbe potuto conseguire il punteggio massimo di 40 punti. Infatti, anche se uno avesse ottenuto 10 punti per due volumi originali e il massimo di 24 per i restanti otto, sarebbe arrivato al massimo a 34.

DI TUTTO, DI PIÙ

Tra le stravaganze, una soglia minima per i titoli superata la quale si aveva diritto a un bonus per l’esperienza professionale parametrato alla fascia di stipendio. Così, al concorso per soli titoli a un posto di dirigente nell’area Scienze tecnologiche e di base per la medicina, il primo classificato ha ottenuto 52 per i titoli e 5 come bonus (totale 57); mentre un altro, con 45,6 punti per i titoli (restando così sotto i 50) non ha potuto sommarvi il bonus di 25 a cui avrebbe avuto diritto. Dicendo addio al primo posto che gli sarebbe spettato con 71,5 punti.

CARRIERA LAMPO

Più veloce di Raikkonen: uno dei vincitori del concorso a 13 posti di dirigente nell’area Scienze fisiologiche, biologiche, biochimiche e di medicina molecolare era divenuto 1° ricercatore proprio il 31 dicembre 2001, data ultima per poter concorrere. Grazie a dei bonus, pur senza aver indossato nemmeno per un giorno i nuovi galloni, è passato direttamente a cucirsi addosso quelli di livello superiore.

TITOLO DI MERITO

Al concorso per dirigenti dell’area Scienze della Terra, un candidato si è visto dare il voto non solo a ogni pubblicazione, ma anche un ulteriore e incredibile 1,9 al titolo che le precedeva. Sì, proprio alla dizione letterale «Elenco pubblicazioni».

MIRACOLI E DISPETTI

Sempre nello stesso concorso, uno dei vincitori, ora dirigente con inquadramento giuridico ed economico retrodatato al 31 dicembre 2001, può gridare al soprannaturale: il suo punteggio di valutazione (17/40), è poi lievitato in verbale a 36/40. La stessa commissione si è invece accanita contro una candidata che compare tra le dodici donne che hanno fatto la storia del Cnr. Eppure le hanno dato 2 su un massimo di 4 per una pubblicazione di cui era stata responsabile e prima autrice, e alla quale aveva pur se solo collaborato una collega. Collega a cui è stato invece assegnato, per lo stesso lavoro, un punteggio doppio: 3,8.

SENZA VERGOGNA

La commissione Scienze agrarie, infine, ha valutato un candidato le cui 10 pubblicazioni recavano tutte la firma, come coautore, di un membro della stessa commissione. Quasi una simbiosi, la loro: tra il 1985 e il 2001, i due hanno collaborato a 41 pubblicazioni sulle 43 esibite e a 17 su 19 interventi a congressi. Ma la commissione scrive di aver «valutato l’apporto del candidato tenendo conto della continuità della produzione scientifica e della notorietà nel settore di appartenenza». Proprio così, parola per parola. Senza nemmeno arrossire.
 
Top
sdrummelo
view post Posted on 7/12/2007, 21:59




Al di là del nepotismo, che in italia la fa da padrone, ci sono altre motivazioni che spingono una giovane e fertile mente a fuggire (trascurando i nuovi simpaticissimi contratti di lavoro): i ricercatori e i giovani laureati sono sottopagati.
Ne le aziende ne le università offrono ai neolaureati retribuzioni in linea con quelle europee... e spesso neanche fondi per la ricerca...


Un esempio esemplificativo è quello dei dottorandi, i barboni del terzo millennio: la borsa di un ricercatore italiano è intorno agli 800 euro mensili, mentre in Olanda la retribuzione standard è 2000 euro e in Svezia si comincia con una somma simile e all'ultimo anno si percepiscono più di 2500 euro.

In Italia ci sono iniziative in corso per cercare di smuovere le acque.
Vi segnalo:
http://www.dottorato.it/milleeuro/

che si pone l'importante (o ridicolo?) obiettivo di innalzare il livello minimo della borsa dei PhD italiani a 1000 euro.

Edited by sdrummelo - 8/12/2007, 01:08
 
Top
incazzina
view post Posted on 8/12/2007, 00:46




bè se guarate i lati positivi all'estero si sta molto meglio che in italia.
niente provincialismi(ovvero niente differenza tra il nord o il sud,se vai all'estero perchè sei intelligente resti intelligente anche se non sei dei milano) inoltre in italia che ci si resta a fare?
 
Top
Abraxas_86
view post Posted on 8/12/2007, 16:31




Incazzina, hai perfettamente ragione, all'estero i giovani hanno sicuramente tantissimi opportunità in più rispetto all'Italia, è praticamente assente il provincialismo e vieni valutato solo per le tue doti..
E' però una cosa triste, dover lasciare il proprio paese, perchè credo che nessuno possa imporci una cosa del genere, bisogna (cosa abbastanza utopistica) cambiare il sistema delle cose italiane... Ma fino a quando ciò non accadrà saremo tutti, io compreso, con la valigia in mano, pronti a partire...
 
Top
Giuliano la prostata
view post Posted on 8/12/2007, 17:22




bè, credo si sapesse già.
e mi permetto di aggiungere che quanto accade nel settore scientifico è meno vergognoso di quanto accade in altri settori.
anche i "giuristi" più bravi (con più bravi intendo quelli laureatisi in fretta e con la media più alta, ammessi a specializzarsi nelle migliori università americane e inglesi, dove vi è un rigidissimo e quasi trasparente sistema di selezioni all'ingresso, alla faccia del solito coro di voci stonate che si alzeranno immancabilmente a dire che tutti i laureati sono più milgiori molto uguali assai) lavorano all'estero o comunque per gli stranieri, visto che lavorando invece per gli studi italiani (a parte un paio di parziali eccezioni) otterrebbero riconoscimenti economici e professionali molto inferiori a parità di impegno e di risultati.
purtroppo la meritocrazia non appartiene alla nostra cultura; il meschino furbetto da noi non è deriso ed emarginato, ma tollerato e guardato quasi con simpatia.
 
Top
incazzina
view post Posted on 9/12/2007, 15:15




se parliamo del settore artistico le cose in italia sono messe ancora peggio.
io sto nell'ambiente teatrale, e assicuro che o sei un NOME o non ti danno assolutamente la possibilità di fare qualcosa di buono.
lavoro, o meglio faccio il volontariato come costumista e co.(dipende cosa c'è da fare) per un festival di un piccolo paesello di 4 gatti e un topo morto.faccio del volontariato perchè purtroppo non ci sono soldi per le paghe di chi pur facendosi veramente un "mazzo tanto" va avanti a caffè e a passione.
mi hanno chiamato anche a lavorare a Treviso,con un grande regista,ma alla fine le cose non erano diverse dal paesino:i vestiti erano riciclati da abiti stravecchi e i cantanti con cui lavoravo non venivano pagati affatto,solo il regista che ovviamente essendo un grande maestro aveva il privilegio di un bell'appartamento e di un cachè e del pranzo e cena.
nonostante tutto è stata una cosa emozionante e molto bella,ma è giusto che ci sia questa discrepana tra chi è qualcuno e chi non lo è perchè ancora lo deve diventare,perchè è alle prime armi?
il bello è che una mia amica tedesca mi ha detto che pure in altri stati europei la situazione "artistica" sta peggiorando nettamente...e nonostante noi nella società siamo superflui perchè in fondo con il teatro ci si può anche non vivere,non mi sembra affatto giusto che veniamo emarginati.
 
Top
incazzina
view post Posted on 9/12/2007, 18:03




Migliaia sono gli irpini emigrati, in questi ultimi cento anni, negli USA, nei paesi del Sud America, nel Canada e in Europa con Il flusso migratorio più intenso che si registra soprattutto verso gli USA e Sud America
Con il passar degli anni, grazie ad iniziative intraprese da istituzioni locali e da privati, sono aumentati i contatti e gli incontri socio-culturali con comunità di irpini, residenti oltre confine.

Noi vogliamo favorire lo sviluppo dei rapporti con i nostri concittadini che vivono all’estero affinché si possano sentire più vicino a noi, offrendo la possibilità di utilizzare i nuovi mezzi di comunicazione, attraverso il nostro portale www.inirpinia.it.

Qui di seguito c’è una lista di link di associazioni, club e comunità che gli irpini hanno creato in terra straniera, attraverso i quali potremo scoprire gli appuntamenti, le iniziative, i luoghi e chi sono coloro che vivono lontano da noi.

Inoltre, invitiamo coloro che sono a conoscenza di qualsiasi informazione, notizia o di altri indirizzi di siti internet, di comunità irpine residenti all’estero, di comunicarli alla nostra redazione ([email protected]), così da aumentare i punti di contatto tra noi e loro.

Società Solofrana ed Amici S.Michele Arcangelo Inc.
www.societasolofrana.net

Federazione delle Associazioni della Campania U.S.A.
www.federazionecampaniausa.com

Italian American Sons of Lioni Committee
www.sonsoflioniclub.com

A.N.F.E. - Associazione Nazionale Famiglie Emigrati
www.anfe.it

Italians in London
www.italiansinlondon.co.uk

Associazione Morresi Emigrati
www.webame.com

qui si dice che qualcosa si sta facendo per restare in contatto con gli irpini emigrati....

scusate, ma davvero si può avere una così tanta nostalgia della terra?
perchè uno ha nostalgia della terra?
io è una cosa che non capisco,posso avere nostalgia delle persone,ma di un posto in particolare che non mi dà alcuna opportunità di fare nulla e ti uccide soffocandoti,come si può provare nostalgia?
se si pensa a quanto è meglio la vita al di fuori de quel piccolo guscio pieno di costrizioni...è un idea solo mia?

è bello andare fuori e diventare cittadino del mondo e non solo di quella briciola di paesino dove viviamo.

diventa triste,quando sei costretto ad andare via...ma a chi piace stare li di voi?









 
Top
6 replies since 5/12/2007, 14:49   173 views
  Share