"...
Hai preferito - con la tua scelta - la libera uscita dalla scuola che ti consente una "vacanza" durante quest'ora in cui puoi andare al bar, al parco della scuola a fumare una sigaretta, oppure andare da Mc Donald's a fare uno spuntino. Cioè, mentre i tuoi compagni sono in classe col docente di religione a svolgere una lezione culturale sulla Bibbia, il libro che permea la civiltà occidentale da millenni, tu hai scelto il disimpegno scolastico che io considero altamente diseducativo, e fai altro.
..."Queste righe altisonanti e intimidatorie sono un breve stralcio della lettera aperta [chi volesse leggere il testo integrale può trovarla all'indirizzo
http://www.orizzontescuola.it/orizzonte/article10447.html] inviata dal prof. Alberto Giannino (Presidente ADC - Associazione docenti cattolici), datata 27 aprile 2006, ai 100'000 studenti della Diocesi di Milano che l'anno scorso avevano SCELTO di non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica.
Personalmente mi ritengo offeso dalle parole del sig. Giannino, essendo stato, qualche anno addietro, un “dissidente” dell’ora di religione (non ero certo in buona compagnia… credo che ci fossero non più di 4 o 5 persone in tutto a non partecipare a quelle lezioni nell’intera scuola).
Vengo accusato, nonostante la mia brillante media, di essere stato un sfaccendato perditempo solo per aver esercitato la mia libertà di non essere assoggettato all’indottrinamento cattolico?
L’Italia è uno stato laico, ma un simpatico predappiese ha fatto in modo che la nostra rotta sia indissolubilmente sospinta al vento che spira dal vaticano.
Io accetto la diversità e la ritengo una necessità e una forma di ricchezza (la biodiversità è alla base della sopravvivenza di tutti gli ecosistemi!) e sono quindi favorevole all’insegnamento di una qualsivoglia religione (purché questa non professi dettami contrari alla legge!), ma a patto che esso avvenga in luoghi e con modalità opportune!
Esistono appositi spazi di culto e catechesi in cui chiunque senta il bisogno può recarsi e ricevere gli insegnamenti più adeguati alle proprie aspettative e necessità, senza per questo invadere gli orari destinati all’insegnamento di materie universali, quali la storia, l’italiano, la matematica, la fisica, l’inglese, ecc…
Qualche anno fa si è giunti finanche al tragicomico assurdo di realizzare, nella scuola italiana, ciò che il vulcanico Matt Groening aveva ipotizzato in un episodio di “The Simpsons”: l’allora ministro Moratti decretò l’esclusione della teoria dell’evoluzione di Darwin dai programmi della scuola media inferiore! [questo atto di schizofrenia fu poi corretto in corsa…!]
Ebbene, quando io ero sui banchi di scuola, non venivano purtroppo offerte agli empi studenti valide alternative (in questo giustifico, però, il dirigente scolastico, per il quale era certamente difficoltoso organizzare un’opportuna attività per i pochi, variegati e male assortiti dissenzienti!), con il risultato, almeno per quanto mi riguarda, di presenziare comunque all’ora di religione e di partecipare attivamente alla discussione qualora questa fosse stimolante da un punto di vista etico - mi ritengo in questo fortunato: il “mio” docente di religione era uno di quelli che il sig. Giannino addita come “stanchi e demotivati” e dediti a parlare di “un pò di tutto” (anche se, naturalmente, il “tutto” veniva presentato da un’ottica cattolica, ma lasciando comunque spazio agli interventi!) invece che concentrarsi esclusivamente sulla “Bibbia, Gesù, la sua vita, il suo messaggio, il suo mistero e la sua Chiesa” -.
Oggi i tempi sono però cambiati e credo che i dirigenti scolastici, a tutti i livelli, non dovrebbero più permettere che gli studenti che esercitano un’oculata SCELTA, per i più disparati motivi, si trovino di fronte ad un muro che li costringa a tornare sui propri passi.
Una valida offerta formativa alternativa permetterebbe un’armoniosa soluzione e incoraggerebbe tutti gli studenti volenterosi ad utilizzare in modo proficuo un’ora in più della propria settimana. D’altro canto, contrasterebbe la tendenza degli studenti svogliati (quelli veri!) a sfruttare il “dissenso” religioso per fare una fumatina nel bagno o girovagare per la scuola o il paese, impedendo a persone come il prof. Giannino di usare le loro ottuse azioni come pretesto per accusare tutti i laici (o religiosi non-cattolici) in Italia di indolenza!
Concludo questo post (ma spero di aver occasione di dialogare con voi per mezzo delle vostre risposte
) con le parole dello
scrittore cattolico Vittorio Messori: "
Fosse per me cancellerei un vecchio relitto concordatario come l'attuale ora di religione. In una prospettiva cattolica la formazione religiosa può essere solo una catechesi e nelle scuole statali, che sono pagate da tutti, non si può e non si deve insegnare il catechismo. Lo facciano le parrocchie a spese dei fedeli~ Perciò ritiriamo i professori di religione dalle scuole pubbliche e assumiamoli nelle parrocchie tassandoci noi credenti".
Edited by sdrummelo - 14/12/2007, 11:12